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CyLock chiude un round da 500 mila euro, Scientifica Venture Capital è Lead Investor
Scientifica Venture Capital guida un round da € 500.000 in favore di CyLock, start-up innovativa nell’ambito cybersecurity, già vincitrice della call Super Sapiens Day Factory nel 2023 e del programma Boost Your Ideas di Lazio Innova.
Al suo fianco nel round ci sono CDP Venture Capital e Startup Wise Guys – tramite l’acceleratore Cyber Xcelerator ed Exor Ventures.
Questo investimento si aggiunge ai € 320.000 già raccolti da CyLock tramite l’Acceleratore Cyber Xcelerator, parte della Rete Nazionale di CDP Venture Capital, Zest e Innova Venture – il fondo di Venture Capital finanziato dalla Regione Lazio – e Business Angels.
CyLock è la 14° start-up ad entrare nel portfolio di Scientifica Venture Capital, la terza nel giro di soli 2 mesi.
Il team di CyLock ha ideato e sviluppato il software EVA, che abilita personale specializzato e non in cybersecurity al testing dei sistemi IT. EVA è il primo extended vulnerability assessment, poiché supera il concetto di test tradizionale grazie a soluzioni dirette a chiudere l’accesso agli attacchi hacker. Quest’aspetto è particolarmente rilevante in un contesto in cui la carenza di esperti in cybersecurity rende le organizzazioni vulnerabili agli attacchi hacker, causando danni stimati intorno ai 6.000 miliardi di dollari all’anno.
Tradizionalmente, infatti, la prevenzione degli attacchi informatici richiede l’intervento di professionisti della sicurezza (hacker etici) che utilizzano dashboard complesse per configurare i parametri dei test e gestire le vulnerabilità ed i rischi correlati. La tecnologia di CyLock, invece – fornita in modalità SaaS – si autoconfigura e simula migliaia di attacchi con velocità, precisione e senza richiedere competenze di configurazione, interpretazione dei risultati, manutenzione o hacking, grazie all’impiego di un processo proprietario di elaborazione delle informazioni basato sull’intelligenza artificiale.
Rispetto ai competitor sul mercato, questo software può essere utilizzato da chiunque, supera il limite dei tradizionali vulnerability assessment grazie alla rimozione intelligente dei falsi positivi, solitamente riportati dagli strumenti più comunemente utilizzati, ed elabora dei report intelligibili e pronti all’uso. In questa maniera, EVA garantisce un’elevata efficacia e consente, inoltre, di ridurre di oltre l’80% il tempo medio richiesto dalle tradizionali attività di pentesting.
Gli utenti possono accedere ai test con un solo click e ricevere i risultati classificati per livello di rischio, organizzati secondo gli standard internazionali e conformi alle richieste di framework quali la norma ISO 27001 e i regolamenti NIS2 e GDPR.
È possibile, inoltre, esportare direttamente i risultati in formato PDF per condividerli facilmente con esperti e revisori, e usufruire di una procedura esclusiva che guida passo dopo passo nella correzione delle vulnerabilità identificate.
“Non vogliamo fornire un’altra dashboard per gli specialisti della sicurezza, abbiamo cambiato radicalmente la prospettiva, passando da una dashboard di gestione delle vulnerabilità ad uno strumento che fornisce soluzioni concrete per fermare gli attacchi hacker” queste le parole di Diego Padovan, CEO di CyLock.
“Siamo entusiasti di aver investito in CyLock, una start-up che intende riprogettare la sicurezza informatica introducendo uno strumento automatizzato, pronto per essere
applicato in qualsiasi contesto ed adatto a tutti” ha dichiarato Riccardo D’Alessandri, Managing Partner di Scientifica Venture Capital.
“Questo ulteriore investimento in CyLock è la dimostrazione di come, attraverso i programmi della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital, vogliamo sostenere la crescita di startup specializzate nei diversi ambiti di mercato”, afferma Stefano Molino, Senior Partner e Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital, “Cylock ha sviluppato una tecnologia concreta che offre una soluzione di cybersicurezza fruibile anche da parte di personale non specializzato, allargando la sfera di protezione contro le minacce digitali e proteggendo le infrastrutture IT delle organizzazioni”.